Conclusioni Trip Italy
Il ritorno a casa
Meta, casa base, fine.
Ho corso, sudato, sofferto il caldo e il freddo. Sentito la stanchezza sulle spalle e nella testa, ma ora Trip: Italy è giunto al suo naturale termine.
Stanco? Si, stanchissimo.. ma felice. Felice di aver conosciuto decine di nuovi amici, felice di essere entrato nelle loro storie e felice di aver ritrovato me stesso. Ne valeva la pena, davvero.
Si dice che il miglior modo per crescere sia imparare a stare con se stessi, io penso di esserci riuscito. Fino a qualche tempo fa, per me era impensabile sopportarmi. Dico davvero, sono sempre stato il peggior nemico di me stesso e l’unico modo per rendermi più gradevole era avere una donna al mio fianco. Giorno dopo giorno, Km dopo Km sono riuscito a sopportarmi, ad accettarmi e a comprendermi come nessun altro è mai riuscito a fare.
Trip: Italy è stata la cosa più bella che abbia mai fatto. Ideata, organizzata, realizzata e conclusa tutto da me. La soddisfazione è pari al lavoro di un artigiano che con minuzia vede crescere la propria opera. Il viaggio è stato il regalo con il quale ho voluto festeggiare i miei 30 anni di vita e spero che in futuro possa diventare un “format” da seguire per battere nuove mete. Nel mondo vi sono così tanti paesi da esplorare e io sono disposto a addentrarmi in tutti, uno dopo l’altro. Mai smettere di esplorare, perchè c’è sempre qualcosa che sfugge, sempre qualcosa da scoprire.
Qualche mese fa entrai in un concessionario Ducati con la timida intenzione di acquistare una motocicletta. Meno male che il proprietario di Math Moto è riuscito a convincermi, in parte se vogliamo è anche merito suo se ho portato avanti questa avventura. Ricordo ancora il giorno in cui ho ritirato la moto come fosse ieri. Senza patente, senza essere mai salito né su una moto e né su un motorino, l’ho fatta spegnere quattro volte in un piazzale pieno di ducatisti vestiti di tutto punto. Giacche in pelle, gente seria che gira da anni. Io, piccolo dilettante a stento si regge in piedi, con una felpa e le scarpette da ginnastica. Ora qualche Km l’ho percorso e spero di essermi guadagnato il titolo di motociclista onorario.. quanto meno!
Voglio ringraziare prima di tutto chi ha creduto in me, come Marco Corazzesi di Math Moto e Givi Italia, che per primi hanno dato un contributo pratico allo sviluppo del viaggio.
Una nota particolare va a tutti i proprietari dei B&B che mi hanno ospitato. Senza il loro supporto non avrei mai potuto sostenere le enormi spese.
Dal punto di vista meno “pratico” voglio dire grazie a Nadia (protagonista della prima tappa), il migliore incontro che potessi fare per incominciare il mio cammino. Nadia, ha avuto la capacità di accogliermi bagnato ed infreddolito, riscaldarmi con le sue parole e mettermi da subito sul binario giusto. Missione compiuta, c’è riuscita alla grande. Avesse qualche anno in meno, le avrei chiesto di seguirmi nel prossimo viaggio.. ma sono sicuro di cosa mi avrebbe risposto, che in un certo senso mi ha seguito e che magari in un’altra vita mi sarà di nuovo vicina. Splendida.
E ora grazie a voi, che avete seguito il Trip: Italy. Se siete arrivati a leggere sin qui vuol dire che avete seguito la mia storia e spero che l’abbiate apprezzata. Grazie a tutte le persone che in queste settimane mi hanno scritto e supportato, grazie a chi ha letto in silenzio senza dire nulla e grazie a chi, invece, ha preferito manifestare il proprio entusiasmo. Questo viaggio è un regalo che ho fatto non solo a me stesso, ma anche a tutti voi.
6500Km, 3000 fotografie, 14 regioni visitate e tanta bellezza vista con questi occhi.
Un tributo a tutti gli italiani e al paese più bello del mondo.
Francesco Cinque – Trip: Italy
Fine