Ah qui gioco proprio in casa, perché nella puntata numero 11 del Podcast La Bussola – Tra viaggio e fotografia parlo di una delle cose che più mi appassiona, ovvero come fotografare le persone quando si viaggia.
Ascolta la puntata oppure vai avanti a leggere questo articolo.

ASCOLTA LA PUNTATA 11 DELLA BUSSOLA
COME FOTOGRAFARE LE PERSONE QUANDO SI VIAGGIA
Una delle domande che mi viene fatta più spesso, giuro. All’inizio non avevo mai pensato a questa cosa ma in realtà grazie alle persone che me lo hanno chiesto mi sono reso conto che è stato un processo che ho maturato nel tempo, qualcosa che è cambiato dentro di me.
La macchina fotografica prima era quasi uno scudo per guardare il mondo, un cuscino, uno scudo. Eh si perché attraverso il vetro della lente potevo avvicinarmi al mondo, ma sentirmi comunque protetto. E poi un bel giorno è successo che ho tolto la macchina fotografica dall’occhio e mi sono reso conto di essere a contatto con la persona che avevo davanti. Io e lui, vicini, quasi all’unisono a condividere un momento che mai più si ripeterà.

IL MIO APPROCCIO PERSONALE NEL FOTOGRAFARE LE PERSONE
Non sono un grande fan delle foto rubate, quindi la prima regola è: chiedere il permesso. Mi avvicino alla persona e in qualche modo chiedo di poterlo fotografare.
Se mi dice di si, è fatta.
Se mi dice di no, allora insisto. Se la risposta è ancora no, ricorro ad un espediente. Gli propongo un accordo: io la foto la faccio, poi gliela mostro. Se a lui piace, allora la foto è mia e me a posso tenere. Se la foto non gli piace, allora gliela cancello. Li davanti a lui.
Il 100% delle persone a cui ho proposto questo accordo mi ha detto di si e lo stesso 100% ha poi detto che potevo tenere la foto perché gli piaceva.

FOTOGRAFARE LE PERSONE: UN PEZZO DI STORIA IN UNA FOTO
Non è solo il ritratto di una persona, è il ritratto di un tempo in cui era presente quella persona. Pensate a fare una fotografia ad un ragazzo con i risvoltini alle caviglie. Questa terribile abitudine prima o poi passerà (se Dio vuole) e le fotografie testimonieranno questo momento storico.
Scherzi a parte, immaginate la Piazza del Plebiscito a Napoli. Un tempo le auto erano libere di circolare e addirittura era adoperata come parcheggio. Ora sembra un’assurdità ma prima era così. Ora immaginate il fotografo che in quel frangente storico ha scattato quella foto. Qualcuno gli avrà detto “ma che fai, fotografi un parcheggio”? Quella persona è stata lungimirante, perché fotografando quel parcheggio ci ha regalato una testimonianza storica importantissima. Lo stesso vale quando fate un ritratto, perché non fotografate solo la persona, fotografate il suo tempo, il suo essere, i suoi vestiti, il suo modo di fare e in qualche modo.. la sua anima.

LETTURE CONSIGLIATE
Se ti piacciono i ritratti (soprattutto quelli delle persone in giro per il mondo) non puoi non avere a casa dei libri di Steve McCurry. Nel bene e nel male ho iniziato a fotografare guardando le sue fotografie e per molto tempo è stato un punto di ispirazione per me.
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Steve McCurry – La Mia Collezione: https://amzn.to/2w17exY
Ora i miei gusti sono cambiati, anche perché ho tutti i libri di McCurry, ho partecipato a 4 o 5 incontri con lui, visto 6 mostre.. insomma, è uno di famiglia. Adesso sono in fissa (tra i vari artisti) con Werner Bischof.
Werner Bischof: https://amzn.to/2TSuPK7
Nelle altre puntate del Podcast “La Bussola” ho parlato di tanti altri artisti come Kazuyoshi Nomachi, Carlo Carletti e Letizia Battaglia. Ti invito davvero ad ascoltare, magari troverai qualche ispirazione o artista che ti piace!
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