Modifica Foto

by | 5 Lug, 2016 | 0 comments

Modifica Foto

Guida sulla modifica foto

Talvolta mi capita di andare dal dottore per qualche malanno. Il mio dottore è un uomo anzianotto, con baffoni e barba stile babbo natale che ha il terribile vizio di fumare il sigaro nello studio. Difetti a parte è un buon dottore e come tutti i dottori per dirmi un concetto molto semplice (ad esempio che ho una banale influenza) fa un lunghissimo giro di parole. I tecnicismi si sprecano e ad ogni parola latina divento sempre più pallido, col terrore di avere chissà che problema.
Questa piccola parentesi iniziale mi serve come introduzione per un concetto: spesso un professionista da per scontato terminologie che per lui sono semplici, ma che non lo sono affatto per la persona che legge o con cui interagisce.
Ciascuno di noi ha seguito un percorso di studi ed è specializzato in un settore e per tutta la vita ha sentito ripetere sempre le stesse parole, tanto che ora perdono quasi il suono o significato.. ma un significato ce l’hanno eccome, e va spiegato a chi ancora non lo conosce. In fotografia capita più frequentemente di quanto si possa pensare. Vorrei quindi chiarire cosa si intende per modifica foto (anche chiamato sviluppo fotografico o post produzione).
Tanti anni fa esistevano le macchine fotografiche analogiche, al posto delle schede di memoria adoperavano i rullini con le pellicole. Quei rullini venivano poi consegnati al fotografo di paese, il quale le portava in camera oscura e le sviluppava (modificava, ritoccava). Lo sviluppo passava attraverso l’uso preciso e metodico di sostanze chimiche, in proporzioni e tempi ben definiti. Oggi l’evoluzione tecnologica ha sostituito la macchina analogica con quella digitale, il rullino con la scheda di memoria e la camera oscura con Photoshop. Photoshop è solo uno dei tanti software che permettono la modifica della foto, probabilmente è il più famoso e diffuso tra i professionisti ed è quello di cui io stesso mi avvalgo.
La post produzione o modifica foto ha sostituito in tutto e per tutto la vecchia camera oscura, tanto che la Adobe ha chiamato uno dei propri software “Lightroom” ovvero “camera chiara”.

Prima di procedere oltre, iniziamo col guardare le due fotografie che seguono. A sinistra vi è il file originale, come uscito dalla macchina fotografica e a destra la versione sviluppata grazie a Photoshop.

Foto non ritoccata con Photoshop dei Floating Piers
Modifica foto anche tu, impara come

La modifica foto o post produzione è un argomento piuttosto delicato che varia molto da fotografo a fotografo. Innanzi tutto una post produzione eccessiva può stravolgere un’immagine, nel significato e nella forma. Come per un pittore o un’artigiano, è bene dunque osservare il portfolio al fine di valutarne lo stile.
Ma la post produzione (modifica foto) non è solo qualcosa di negativo, assolutamente. Lo sviluppo fotografico (se ben veicolato) aiuta nel comunicare un messaggio, diventa mezzo espressivo da parte dell’artista che ha scattato la fotografia. Esistono tante scuole di pensiero, tendenzialmente estremiste: c’è chi difende a spada tratta la post produzione e chi la ripudia in ogni sua forma. Personalmente mi trovo nel mezzo.
Penso che la port produzione (modifica foto) serva, anzi, sia quasi fondamentale per dare la giusta enfasi, ma che non si debba assolutamente abusarne. Poco ma buono, less is more. Una serie di piccole accortezze può davvero dare la svolta inaspettata ad una foto che pensavamo perduta o da scartare. A questo proposito ho deciso di formare fotografi insegnando loro il mio stile attraverso delle lezioni 1:1, dove l’alunno non è un numero in una classe ma rappresenta una persona con cui dialogare in modo diretto.

Anche tu puoi imparare a sviluppare le tue fotografie come un professionista iscrivendoti alle lezioni di Photoshop. Approfondiremo insieme come effettuare la post produzione di un’immagine, in maniera sobria ed elegante. Clicca per scoprire tutti i dettagli ed i costi delle lezioni di Photoshop Online.

Foto dal versante Canadese delle cascate del Niagara

Ma quindi, quando si parla di sviluppo fotografico?

Parliamo di sviluppo fotografico ogni volta che interagiamo con un fotografo che si occupa di eventi, matrimoni, lauree o book fotografici. Lo sviluppo di una fotografia può impegnare il fotografo da un minimo di 10 minuti fino a diverse ore, nei casi più esagerati. Quando ingaggiate un fotografo per un matrimonio, vi verranno proposti un certo numero di scatti “nudi e crudi” ed un altro numero (sicuramente inferiore) di fotografie sviluppate con Photoshop. Quelle fotografie saranno con ottime probabilità le più belle, quelle che stamperete ed esporrete in casa.

I punti a favore dello sviluppo fotografico:

Avete mai riflettuto sul fatto che all’interno delle moderne macchine fotografiche vi sia un processore come quello dei computer? Sia che adoperiate uno smartphone, una reflex o una compatta, le immagini scattate verranno sempre modificate da questo processore, in modo del tutto automatico e senza il vostro apporto creativo. Quando qualcuno vi dice che è contrario alla post produzione avete tutto il diritto di ridere, in quanto quella persona non sa che già solo scattando una fotografia, l’immagine ha subito un’interpolazione ed una modifica. Il modo più pulito per avere un’immagine neutra è quello di scattare nel formato RAW, ovvero grezzo (non adoperare Jpeg). Il formato RAW è la cosa che più si avvicina ad una fotografia definibile “vera”. E’ solitamente un file molto grande (circa 4 o 5 volte le dimensioni di un Jpeg), appare visibilmente molto piatto e non ha subito modifiche da parte del processore della fotocamera. Questo per dare al fotografo la piena personalizzazione dello scatto. E’ possibile regolare i colori, la luminosità, esposizione e tutti i parametri che rendono viva un’immagine.
Un’altro punto per me importantissimo. Va assolutamente spiegato.
Scattate una fotografia, nella realtà la luce aveva una determinata temperatura, ma per qualche motivo l’esposimetro della fotocamera non registra bene e restituisce un’immagine completamente sbagliata. La post produzione può aiutarvi a ricreare le condizioni originali.
Un altro esempio. Vi trovate di fronte ad un magnifico tramonto. Il sole colora tutto intorno a voi, con sfumature di una bellezza indescrivibile. Fotografate e quando arrivate a casa vedete tutti i colori spenti, ben lontani dalla realtà. Con lo sviluppo fotografico potete sistemarli e riportarli alla condizione come voi l’avete scattata, per far rivivere anche ad altre persone le stesse emozioni che avete provato voi guardando quel tramonto.
Pensate ancora che sia esclusivamente una cosa negativa? La mia idea è che la post produzione sia come un fuoco. Se saprete padroneggiarlo allora potrete utilizzarlo in mille modi diversi, ma se non sapete adoperarlo rischiate solo di scottarvi.
Consiglio quindi di rivolgervi sempre e solo a professionisti veri, meglio ancora se certificati e di osservare i lavori del fotografo prima di rivolgervi a lui per le prestazioni. Sia che si tratti di un matrimonio, sia se vogliate rivolgervi a lui come docente di fotografia e di Photoshop.

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